Nicaragua: morto a 95 anni il sacerdote e poeta Ernesto Cardenal, protagonista della prima stagione del sandinismo e poi critico verso Ortega

È morto alle 15 di ieri (ora locale), all’età di 95 anni, il sacerdote e poeta nicaraguense Ernesto Cardenal. L’annuncio è arrivato da parte dell’arcidiocesi di Managua, attraverso una breve nota nella quale si legge che l’arcivescovo, cardinale Leopoldo José Brenes, e il clero diocesano “piangono la grave perdita del sacerdote e poeta Ernesto Cardenal e allo stesso tempo pregano Dio per il suo eterno riposo, inviando le condoglianze ai familiari e agli amici”. Padre Ernesto Cardenal è morto all’ospedale Vivian Pellas di Managua, dov’era ricoverato da quattro giorni per problemi respiratori. Riposerà dopo il funerale di sabato prossimo, nell’isola di Mancarrón, nell’arcipelago del Solentiname, dove negli anni Settanta il sacerdote fondò una comunità contemplativa.
Il governo del presidente Ortega, profondamente criticato da Cardenal negli ultimi anni dopo la comune militanza nella rivoluzione sandinista contro il dittatore Somoza negli anni Settanta, ha proclamato tre giorni di lutto. Ernesto Cardenal è stata una figura che ha attraversato, anche in modo controverso, decenni di storia ecclesiale, politica e culturale non solo del suo Paese, ma dell’intera America Latina. Circa un anno fa, il 18 febbraio 2019, Papa Francesco aveva “concesso con benevolenza lo scioglimento di tutte le censure canoniche imposte” a padre Cardenal, dopo 35 anni durante i quali era stato sospeso dall’esercizio del ministero a causa della sua militanza politica.
Ernesto Cardenal era stato ministro della Cultura e della pubblica istruzione negli anni Ottanta, subito dopo la rivoluzione sandinista, in occasione della prima presidenza di Daniel Ortega. In quella veste accolse Giovanni Paolo II all’aeroporto di Managua e venne dal Papa pubblicamente redarguito, come attestano le immagini dell’epoca, per la sua scelta di militanza politica e di governo. Poco dopo arrivarono le sanzioni canoniche. Negli ultimi anni Cardenal aveva preso le distanze da Daniel Ortega, nel frattempo tornato al potere, e dal suo governo, che progressivamente ha eliminato tutte le libertà configurandosi in pratica come una dittatura.

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