Coronavirus Covid-19: Svizzera, cattolici e riformati chiedono di accendere una candela per “illuminare il Paese con un oceano di luce e di speranza”

Le Chiese evangeliche riformate e cattoliche di Svizzera si sono unite per dare al Paese in questo periodo di crisi del Coronavirus “un segno di comunione e speranza” ed invitano ad accendere alle 20 una candela sui davanzali di tutto il Paese ogni giovedì fino al Giovedì Santo e a dire una preghiera. Il Consiglio federale svizzero ha dichiarato la “situazione straordinaria” e da mezzanotte del 17 marzo ha chiuso bar, ristoranti, locali pubblici, scuole e negozi non alimentari fino al 19 aprile. Le Chiese, ovviamente, hanno seguito le indicazioni del governo centrale ed hanno disposto il divieto in tutte le diocesi e comunità di tutte le celebrazioni religiose pubbliche e manifestazioni religiose. In un messaggio comune, la Conferenza episcopale svizzera e la Chiesa evangelica riformata invitano i loro fedeli ad “illuminare un oceano di luce di speranza in tutto il Paese”, accendendo le candele alle finestre e recitando una preghiera per le vittime del coronavirus, per tutti gli operatori che lavorano nella sanità e per tutti coloro che si sentono minacciati dall’isolamento. “Chiediamo l’aiuto di Dio per tutte queste persone e esprimiamo la nostra comunione con loro in questo modo”, ha affermato l’arcivescovo Felix Gmür. “La Chiesa è più di una casa, è una missione, specialmente quando c’è una minaccia”, afferma Gottfried Locher.

 

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