Coronavirus Covid-19: America Latina e Caraibi, quasi 2mila contagi. Niente messe anche in Repubblica Dominicana e in numerose diocesi

Aumenta e sfiora i 2mila contagi (al momento 1912) la diffusione del Covid-19 in America Latina e Caraibi e si alza di conseguenza l’allerta dei vari Paesi, anche per il raddoppio dei decessi nelle ultime 48 ore. In tutto sono 21: tra questi, 4 in Brasile (dove ci sono 529 contagi), 3 in Argentina ed Ecuador, in Messico si registra la prima vittima. Situazione piuttosto allarmante anche nelle tante isole delle Antille, dove ci sono circa 150 contagi e 7 morti, tra cui il primo a Cuba (un turista italiano) e 2 nella Repubblica Dominicana Ieri il Cile ha decretato lo stato di catastrofe e aumenta anche il numero delle Conferenze episcopali o singole diocesi che decide di vietare la celebrazione pubblica delle messe.
Tra le Conferenze episcopali ieri si sono espressi i vescovi della Repubblica Dominicana (Ced). I vescovi affermano di prendere questa decisione “non per paura ma per prevenzione” e “per collaborare nella protezione della vita e della salute della popolazione”. La decisione è esecutiva da oggi. Si prevede anche la sospensione delle attività delle parrocchie e delle scuole cattoliche, mentre i dipendenti delle istituzioni ecclesiali sono invitati a turnarsi o a privilegiare il telelavoro. La medesima decisione viene presa in queste ore anche in vari piccoli Paesi delle Antille.
In Brasile aumenta il numero di arcidiocesi e diocesi che prendono tale decisione. Sono ormai oltre 70, soprattutto nella parte centrale e meridionale del Paese, ma non solo. Ieri hanno preso questa decisione, tra le altre, le arcidiocesi di Olinda e Recife, Paraiba, Porto Velho, Mariana.
La decisione di non celebrare messe in presenza di fedeli è stata presa anche dalle arcidiocesi di Valparaíso, Chillán, Talca e Puerto Montt (Cile), Asunción (Paraguay) e Santa Cruz de la Sierra (Bolivia).

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