Coronavirus Covid-19: Investing in Children e Alleanza per l’infanzia, “insegnanti ed educatori sociali per didattica a bambini e ragazzi in povertà”

“Il coronavirus sta portando con sé, oltre ai rischi che si faticano ancora a stimare sul piano del sistema sanitario ed economico nazionale, anche una nuova minaccia che fino a questo momento non è ancora stata presa in considerazione: quella di aumentare a dismisura il livello di esclusione sociale di bambini/e e ragazzi/e che, privati dalla possibilità di andare a scuola e di svolgere attività sportive e formative, non hanno così accesso alle più basiche opportunità di inclusione sociale”. È quanto denunciano le reti Investing in Children e Alleanza per l’infanzia, costituite da enti e associazioni impegnate nella tutela dei diritti dell’infanzia, che chiedono alle istituzioni preposte di considerare rapidamente anche questo aspetto. “Quello che non abbiamo ancora messo a fuoco sono gli effetti sociali che derivano da tutte le misure atte ad arginare il propagarsi del virus oltre le soglie della gestibilità”, dichiarano i portavoce delle due reti, preoccupati dagli “effetti sulla vita sociale in tema di diritti e di opportunità delle misure che portano a sospendere a tempo indeterminabile il funzionamento delle istituzioni educative e formative”.
I bambini in povertà assoluta sono nel nostro Paese oltre un milione e 260mila; negli ultimi dieci anni sono triplicati passando dal 3,7% del 2008 al 12,5% del 2018. Le loro famiglie nella maggior parte dei casi senza lavoro e se presente, con contratti di carattere precario, non potranno in larga parte godere delle misure di supporto alle aziende ai lavoratori che sono allo studio da parte del governo: la loro condizione di indigenza è condannata a peggiorare.
Per le due reti, “non dare il giusto peso alle conseguenze sociali di una crisi sanitaria ed economica come quella che sta investendo il nostro Paese sarebbe un rischio enorme. Sarebbe come ripercorre la strada dei governi che si sono succeduti dal 2008, anno di inizio della crisi economica, che non hanno saputo dar corpo ad una strategia adeguata a prevenire ed affrontare il tema della povertà minorile generando diseguaglianze e grandi carenze che impattano sui bambini oggi e su tutti noi negli anni a venire”. Secondo Investing in Children e Alleanza per l’infanzia, “la misura della chiusura delle scuole deve essere dunque accompagnata da azioni volte a sostenere le famiglie con problemi economici o che vivono in quei quartieri dove già la dispersione scolastica è a livelli altissimi”. Per questo “è fondamentale che le scuole e gli insegnanti facciano sistema con il Terzo settore che opera da sempre all’interno del sistema scolastico e nei più disparati contesti di educazione informale per assicurare continuità didattica e diritto allo studio ai bambini più vulnerabili, tra cui vi sono anche molti stranieri”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo