Ambiente: Aea, oltre 400mila decessi per lo smog in Europa. “Ridurre le polveri nell’aria per tutelare la salute”

Virginijus Sinkevičius (foto SIR/European Commission)

La nuova analisi della qualità dell’aria in Europa svolta dall’Aea si basa sui più recenti dati ufficiali forniti da oltre 4mila stazioni di monitoraggio in tutta Europa nel 2018. Secondo la valutazione dell’Aea, nel 2018 “l’esposizione al particolato fine ha causato circa 417mila decessi prematuri in 41 Paesi europei. Circa 379mila di tali decessi si sono verificati nell’Ue-28; 54mila e 19mila sono stati attribuiti al biossido di azoto (NO2) e all’ozono troposferico (O3) rispettivamente” (i tre dati costituiscono stime distinte e non vanno sommati per evitare un doppio conteggio). Il rapporto Aea, illustrato oggi a Bruxelles, mostra che “le politiche dell’Ue, nazionali e locali e le riduzioni delle emissioni in settori chiave hanno migliorato la qualità dell’aria in tutta Europa”. Dal 2000 le emissioni dei principali inquinanti atmosferici, “compresi gli ossidi di azoto, provenienti dai trasporti, sono diminuite in misura significativa, malgrado la crescente domanda di mobilità e il conseguente aumento delle emissioni di gas a effetto serra del settore”. Anche “le emissioni inquinanti determinate dall’approvvigionamento energetico hanno evidenziato un marcato calo, mentre i progressi nella diminuzione delle emissioni derivanti da edilizia e agricoltura sono stati lenti”. Quindi, grazie alla migliore qualità dell’aria, “nel 2018 i decessi prematuri provocati dall’inquinamento da particolato fine sono stati circa 60mila in meno rispetto al 2009”.
“Per quanto riguarda il biossido di azoto, la riduzione è ancora maggiore: nell’ultimo decennio i decessi prematuri sono diminuiti di circa il 54%”. L’agenzia europea per l’ambiente sostiene che “il proseguimento dell’attuazione delle politiche ambientali e climatiche in tutta Europa è un fattore fondamentale alla base dei miglioramenti”. “Con il Green Deal europeo – sottolinea il commissario Ue Virginijus Sinkevičius – ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di ridurre a zero tutti i tipi di inquinamento. Se vogliamo riuscirci e tutelare sotto tutti gli aspetti la salute delle persone e l’ambiente, dobbiamo ulteriormente ridurre l’inquinamento atmosferico e conformare le nostre norme di qualità dell’aria alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. Esamineremo questo aspetto nel nostro prossimo piano d’azione”.

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