“Pieno sostegno a Stefania Battistini, giornalista che incarna quei valori di indipendenza e rigore professionale che marcano nettamente la differenza tra un sistema democratico e un regime autoritario”. È quanto dichiarano Fondazione Fossoli, Associazione stampa modenese, diocesi di Carpi, Federazione italiana settimanali cattolici, Unione della stampa cattolica italiana, Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Associazione stampa Emilia-Romagna, città di Carpi e Provincia di Modena, dopo gli attacchi del ministero degli Esteri della Federazione Russa per la consegna del premio “Odoardo Focherini” alla giornalista Rai. “Le pietre del campo di Fossoli sono lì proprio per ricordarci in quali abissi di orrore può sprofondare una società in cui libertà di parola, stampa e dibattito non siano consentite”, si sottolinea nella nota. Battistini, insieme al collega Luca Traini, “ha pagato in prima persona il fatto di aver svolto la propria professione documentando gli orrori del conflitto in Ucraina, tanto da essere oggetto di un mandato di arresto da parte della Federazione Russa”. “Il campo di Fossoli è lì a testimoniare in che abisso può sprofondare una società che, invece di apprezzarli, perseguiti e arresti gli operatori dell’informazione”, conclude la nota.