Nel vescovado di San Justo, nell’hinterland di Buenos Aires, gli “Hogares de Cristo” (i centri di accoglienza seguiti nei quartieri poveri delle città dai cosiddetti “curas villeros”, i sacerdoti delle periferie) e la Procura generale di Giustizia della provincia di Buenos Aires hanno firmato un accordo per l’apertura del primo ufficio della Procura generale nei quartieri poveri e nelle “villas” di Buenos Aires. Secondo l’accordo, “si terranno incontri bilaterali regolari su questioni di interesse comune, secondo l’agenda precedentemente concordata tra le parti, allo scopo di sviluppare e supervisionare progetti di collaborazione”. È previsto che questa iniziativa venga estesa anche ad altre zone della provincia.
“La firma di questo accordo è un ulteriore passo avanti nello sforzo che stiamo facendo nei quartieri per rendere la terra, la casa e il lavoro una realtà, perché l’urbanizzazione non è solo mattoni, fogne e tetti – ha detto il vescovo di San Justo, mons. Eduardo Horacio García al termine dell’incontro –. È anche accesso alla giustizia e ad altri beni essenziali come l’istruzione e la salute. Avere un ufficio nei nostri quartieri – luoghi assediati dalla violenza, dal traffico di droga, dalle minacce, dagli omicidi e anche dai problemi familiari – dove i vicini possano portare le loro preoccupazioni e le loro situazioni, è un passo avanti nel processo di dare dignità alla vita dei nostri fratelli e sorelle”.
La prima sede di questo ufficio giudiziario sarà situata nella parrocchia di San José de La Matanza, a San Justo. Durante l’incontro di presentazione, sono stati affrontati i temi che affliggono la popolazione dei quartieri popolari e delle baraccopoli dell’hinterland: il traffico di droga, la necessità di attuare politiche pubbliche per le dipendenze e la presenza dello Stato come chiave fondamentale per lo sviluppo della società.