Domenica delle Palme: mons. Parisi (Lamezia Terme), “una luce dentro la notte buia c’è anche per noi”

La Passione “Gesù non l’ha guardata da lontano, l’ha vissuta nella propria carne e questo dovrebbe farci pensare che una luce dentro la notte buia c’è anche per noi”. Lo ha detto mons. Serafino Parisi, durante l’omelia della Domenica delle Palme nel corso della quale ha anche invitato a meditare “sul buio, sul limite, sulla nostra fragilità, sulla nostra piccolezza che può essere, però, riempita dalla potenza del Signore. Ecco il cammino che ci aspetta in questa settimana santa. Viviamolo – l’invito del presule – con intensità, ma con fiducia”. Il presule ha ricordato che con la domenica delle Palme si avviano i riti della Settimana Santa “decisivi per la vita di Gesù ed anche per la nostra esistenza. Abbiamo, infatti, ascoltato con abbondanza, oggi, la Parola di Dio ed è bene che il primato, come sempre, rimanga quello della Parola del Signore”. “Le sofferenze, le nostre – ha proseguito il presule lametino – le conosciamo. E sono proprio queste sofferenze che il Signore non ha trascurato: sulla croce, Gesù ha portato esattamente la nostra vita per dire che non ci abbandona mai; per dire che quel suo tragitto è il tragitto che vuole compiere insieme all’umanità, come un uomo, senza abbandonarci, senza dimenticarci. Anzi, vivendo proprio – lo ha detto san Paolo nella lettera ai Filippesi – in Gesù abbiamo visto l’impensabile: il figlio di Dio che si sveste, diciamo così, della sua divinità e crolla nel baratro della umanità. Cioè, nel punto più brutto dell’umanità, nel punto davvero più drammatico dove nessuno mai avrebbe pensato di poter arrivare, né l’uomo, né tantomeno il figlio di Dio. E lì Gesù scende: è questa la forza della passione. E da qui ci viene anche una parola di incoraggiamento perché non solo poi Paolo dice, però, da quel punto in poi ci sarà una risalita, una glorificazione, una esaltazione, non solo per questo. Io voglio darvi questo messaggio scendendo nel punto più basso, nel limite dell’umanità – quello che a volte abbiamo toccato anche noi o potremmo toccare anche noi – Gesù ci dice: sentite non siete soli, non siete soli, non vi abbandono; io sono qui; se c’è da sostenere la sofferenza sostengo la sofferenza e se c’è da lottare, da combattere con voi, lotto e combatto e se c’è da dire affidati al Padre insieme diciamo affidiamoci al Padre. Ecco la passione”.

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