Giubileo migranti e missionari: Valastro (Cri), “davanti ai numeri ci sono vite, volti, storie a cui dare voce, ascolto, coraggio”

“Davanti ai numeri di queste migrazioni ci sono vite, volti, storie a cui è necessario dare voce, ascolto, coraggio. E la Croce Rossa italiana, a Lampedusa e in tutti i porti del Paese in cui è impegnata, lo fa quotidianamente: l’accoglienza di volontarie e volontari, operatrici e operatori della Cri è fatta di tanti gesti di umanità che lanciano ad un mondo straziato dai conflitti un grande messaggio di pace. Come disse il nostro fondatore Henry Dunant: siamo tutti fratelli”. Così Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa italiana, ha commentato l’omelia di Papa Leone XIV pronunciata ieri in occasione dei Giubileo del mondo missionario e dei migranti.
Dal 1° giugno del 2023, la Croce Rossa italiana – viene sottolineato in una nota – ha accolto nell’hotspot di Lampedusa oltre 164.000 persone migranti, di cui 39.000 nel 2025. Nei giorni scorsi, ha ricordato Valastro, “abbiamo ricordato la tragedia di Lampedusa del 2013 e, con essa, quanto avvenuto a Cutro dieci anni dopo il naufragio dell’Isola dei Conigli. Queste tragedie devono farci riflettere ancora di più sull’importanza di proteggere e custodire la speranza di cui sono testimoni le persone migranti che ogni giorno attraversano il Mediterraneo per giungere sulle nostre coste”. “Intraprendono questo viaggio – ha ammonito il presidente della Cri – non certo a cuor leggero: al desiderio di una vita migliore lontana da guerre, povertà, crisi socio-sanitarie, si affianca l’angoscia per quella traversata che, ne sono consapevoli, è pericolosa e piena di insidie”.

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