(Strasburgo) Lo scopo dell’unità europea non è “concordare ogni dettaglio, ma riguarda la visione d’insieme”. Sceglie questo messaggio Ursula von der Leyen per rispondere alle due mozioni di censura contro di lei presentate dai Patrioti e dalla Sinistra. Parlando dal cuore dell’emiciclo, la presidente della Commissione indica la strada “per offrire risultati agli europei in questo mondo pericoloso: rafforzare la sicurezza e proteggere la democrazia”. Il perché è presto detto: “I nostri avversari non sono solo pronti a sfruttare eventuali divisioni, ma stanno attivamente fomentando quelle divisioni”. Von der Leyen cita i sorvoli dei droni e dei caccia russi, sottolineando poi un messaggio lanciato dal presidente russo Vladimir Putin: “Ha attribuito all’Europa la responsabilità della sua continua guerra di aggressione in Ucraina. Si è vantato di quelle che ha definito ‘le crepe nell’edificio dell’Europa’ e della ‘unità scossa’ all’interno della nostra Unione”. Da qui l’invito a non cedere davanti alla “trappola” dei nemici dell’Europa, ma a concentrare ogni sforzo sul rafforzamento “della difesa, sulla costruzione del nostro scudo democratico, sul rafforzamento della nostra competitività o sulla creazione di lavori di qualità per tutti nell’economia moderna di oggi”. Gli stessi obiettivi che – assicura – guidano anche il lavoro della Commissione. Un discorso concluso con un “lunga vita all’Europa” a cui fanno seguito le repliche dei capigruppo.
- (Foto Parlamento europeo)
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Il leader dei popolari, Manfred Weber (foto sopra, a sinistra), difende a spada tratta la presidente: critica l’abuso della mozione, “ultima ratio a scopo propagandistico”, quindi attacca le opposizioni imputandogli di aver fatto tutto questo “per la campagna elettorale in Francia”. Per i socialdemocratici è invece Iratxe Garcia Perez (foto sopra, a destra) a prendere la parola: “Ci possiamo davvero permettere un’Europa bloccata quando la Russia lancia attacchi al nostro spazio aereo? Quando Trump annuncia guerra ai nostri lavoratori? Davanti al genocidio in atto a Gaza?”. Una domanda retorica che fa da preludio a un avviso, lo stesso ribadito già lo scorso luglio in occasione della prima mozione di censura contro la Commissione: “Presidente Von der Leyen, il nostro appoggio non è incondizionato. Rispetti le promesse fatte all’inizio per continuare a portare avanti un’Europa della pace, della giustizia, dell’altruismo e della solidarietà”.