Reati su minori: Terres des Hommes e Polizia criminale, record con 7.200 nel 2024, +4% rispetto a 2023. Il 63% delle vittime sono ragazze

Sono stati 7.204 i reati a danno di minori in Italia nel 2024. Per la prima volta è stata superata la cifra record di 7mila reati. Si contano 252 casi in più dell’anno precedente, ciò si traduce in una crescita del 4%; su base decennale, invece, l’aumento è molto più marcato, +35%. A colpire è l’aumento dei reati connessi al digitale: pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Rispettivamente aumentano su base annua del 63% e del 36%, segno che la rete è sempre più un luogo a rischio per i più giovani.
I dati, elaborati dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale, sono stati resi noti oggi dalla Fondazione Terre des Hommes nella Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri – alla presenza del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi e del direttore del Servizio analisi criminale, Antonio Basilicata – in occasione della presentazione del Dossier indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2025 e in vista della Giornata internazionale delle bambine (11 ottobre).
Più colpite le ragazze che nel 2024 rappresentano il 63% delle vittime, con un aumento sia in termini assoluti sia in termini relativi (nel 2023 erano il 61% delle vittime, su un totale di 6.952). È nei reati a sfondo sessuale che la sproporzione si fa sentire in maniera più evidente, con punte dell’88% di vittime femminili per il reato di violenza sessuale, dell’86% per la violenza sessuale aggravata e dell’85% per gli atti sessuali con minorenni.

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