Giovanni Paolo I: Venezia, il 17 maggio presentazione di “Illustrissimi. Lettere immaginarie”

È in programma per il pomeriggio di venerdì 17 maggio, a Venezia, la presentazione del volume “Giovanni Paolo I – Albino Luciani, Illustrissimi. Lettere immaginarie”, edizione critica a cura di Stefania Falasca e prefazione del card. José Tolentino de Mendonça. L’evento, promosso dalla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I in collaborazione con il ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, sarà ospitato dalle 17 nella Sala del Piovego di Palazzo Ducale.
La presentazione sarà preceduta alle 15.30 dall’atto di dedica a Giovanni Paolo I da parte di mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, della sala della Biblioteca diocesana “Benedetto XVI” che ospita la biblioteca personale di Giovanni Paolo I, oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione sostenuto dalla Fondazione Vaticana.
Il volume, viene spiegato nella seconda di copertina, è “un’originale silloge di quaranta lettere immaginarie destinate a un caleidoscopio di personaggi storici e biblici, ignoti pittori, santi e persino un orso, autori reali di epoche e letterature diverse, personaggi del mito classico o fittizi in un sorprendente piegarsi di citazioni scritturali e patristiche alle voci vive e idiomatiche dei personaggi delle commedie di Goldoni o di Molière, o quelle ancora dei dottori della Chiesa ai personaggi di Rabelais o di Cervantes. Così la voce di san Tommaso d’Aquino si trova unita a quella di Gargantua, quella di sant’Agostino a Sancio Panza o quella di san Francesco di Sales a Pinocchio. Un interattivo mescolarsi di umile e sublime, erudizione e chiarezza, sacro e profano, tanto naturaliter da far sì che il lettore quasi non s’accorga dell’inaspettata teologia a base di code e di schiene di elefante tratte dalle Favole di Tolstoj, come nella lettera a Gioachino Belli o del disinvolto incedere di san Bernardino da Siena a braccetto con la scrittrice statunitense Willa Cather e il suo romanzo Shadows on the Rock”. “Emblema di una formazione vastissima e della scelta del sermo humilis, di dialogo tra le carte e i libri dell’Archivio privato e della sua Biblioteca, le lettere immaginarie di Albino Luciani, grazie al lavoro sulle fonti, escono per la prima volta con la loro genesi in edizione critica”.

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