In occasione delle imminenti elezioni parlamentari in Croazia del 17 aprile la Commissione “Iustitia et pax” della Conferenza episcopale croata ha pubblicato una dichiarazione intitolata “Preservare la dignità della politica e l’ordinamento costituzionale e giuridico dello Stato”. Nel documento vengono sottolineate le sfide principali e attuali della società croata tra cui: “la preoccupante situazione demografica che causa mancanza di manodopera”, “come far ritornare i croati andati all’estero” e “quali politiche si adotteranno per i migranti in arrivo”. Il testo prosegue indicando che “le elezioni non sono un’arena politica dove la cosa più importante è vincere ad ogni costo”, mentre i partiti politici sono invitati “a presentare i propri programmi politici e come intendono promuovere il bene comune e risolvere i problemi sociali”. Secondo la dichiarazione, per i cittadini croati sono importanti “la riforma sanitaria e pensionistica, politiche di assistenza sociale, riforme agrarie”. Inoltre i credenti sono invitati a tenere conto nella scelta dei loro candidati della visione “sulla libertà religiosa, il rispetto della vita, le domeniche non lavorative e anche le ideologie del genere”. La dichiarazione condanna in modo irrevocabile i politici che “violano le disposizioni costituzionali e sconvolgono l’ordine costituzionale e giuridico”. Particolarmente importante viene considerato per i partiti politici “di evitare con le loro azioni una crisi costituzionale e giuridica” soprattutto in un momento di “instabilità geopolitica in Europa”. Nel documento viene citato anche il comunicato della Comece dedicato alle elezioni europee. Un’attenzione particolare viene posta al problema della corruzione che è “una delle priorità nella società croata”, mentre “i maggiori responsabili per porre fine alla corruzione sono proprio i politici”.