Migranti: p. La Manna (Caritas Trieste), “spostarli dalla situazione indegna nell’ex Silos per restituire dignità e diritti”

“Se lo spostamento dei migranti dall’ex Silos è favorito dall’arrivo del presidente della Repubblica a Trieste e poi del Papa il 7 luglio noi siamo contenti, ossia sarà possibile sanare una situazione veramente non dignitosa, in un contesto come Trieste, dove le risorse ci sono e i numeri sono del tutto gestibili”. A parlare al Sir è padre Giovanni La Manna, direttore della Caritas diocesana di Trieste, a margine del 44° Convegno nazionale che si conclude oggi a Grado (Gorizia). La vicenda riguarda gli oltre 100 migranti irregolari provenienti dalla rotta balcanica, che vivono in condizioni pessime nell’ex Silos, una struttura fatiscente a fianco della stazione triestina. Giorni fa il prefetto ha annunciato il trasferimento a Camposacro, un ex ostello scout usato durante l’emergenza Covid. Domani il presidente Mattarella sarà a Trieste per ricevere una laurea honoris causa in giurisprudenza. Per l’occasione 7.344 triestini hanno firmato un appello per chiedere a Mattarella di spostare i migranti in una struttura più dignitosa. Per padre La Manna la possibilità di trasferirli a Camposacro “è un primo passo per restituire dignità e diritti alle persone”. All’ex Silos non ci sono bagni, non ci sono docce, se piove c’è fango, è difficile consumare o prepararsi il pasto. I migranti vivono con l’aiuto delle organizzazioni umanitarie. “È una situazione indegna – commenta il gesuita -. Invece Camposacro è una struttura che offre delle stanze con letti, bagni, docce. Ora siamo in attesa di incontrarci con la prefettura, con l’Unhcr e le altre organizzazioni per capire come collaborare mettendo al centro il bene di queste persone, senza contrapposizioni e senza protagonismi. C’è l’opportunità di un passaggio dove i migranti guadagneranno in dignità. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte”. Il flusso dalla rotta balcanica “è plausibile che con la buona stagione possa aumentare – conclude il direttore della Caritas di Trieste -, ma non siamo ai numeri di Lampedusa o a numeri che possano far pensare a un’emergenza”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa