Durante la 68ª sessione plenaria dei vescovi croati si è discusso sulle scuole cattoliche specialmente gli asili nido, le scuole primarie e secondarie e gli studentati. Mons. Antun Skvorcevic, amministratore apostolico della diocesi di Pozega e presidente del Consiglio della conferenza per l’educazione, ha detto che “è previsto un nuovo contratto tra la Conferenza episcopale croata e il ministero dell’Istruzione mentre ha riportato la posizione dei vescovi, secondo cui “le scuole cattoliche si contraddistinguono per caratteristiche particolari che le rendono appunto cattoliche”. È seguito l’appello dei presuli è di equiparare le scuole cattoliche a quelle pubbliche. Mons. Skvorcevic ha menzionato la tendenza a sottovalutare il servizio delle scuole cattoliche come se si dovesse “concedere qualcosa alla Chiesa cattolica”. Ha definito una “provocazione” il fatto che alcuni rappresentanti politici chiamino “profitti della Chiesa ciò che essa riceve dal bilancio statale per coprire i costi delle scuole compresa l’educazione religiosa nelle scuole pubbliche”. Per ora in Croazia il finanziamento delle scuole cattoliche con fondi europei non è ammesso.