Vittime innocenti mafie: Libera, “le misure previste a loro favore non si chiamino più benefici ma diritti”

“Apprendiamo in modo positivo le dichiarazioni della presidente della Commissione antimafia. Come Libera insieme alla rete dei familiari delle vittime innocenti delle mafie da anni con la campagna ‘diritti vivi’, chiediamo alla politica la necessità di intervenire per modificare il senso stesso delle misure previste a favore delle vittime, in quanto ad oggi vengono definite ‘benefici’, mentre sarebbe giusto e culturalmente opportuno definire ‘diritti’”. Lo sostiene Libera in una nota. “Tra punti della nostra campagna – prosegue Libera – c’è la richiesta di ripensare in modo più giusto il requisito, richiesto dalle norme vigenti in materia, dell’estraneità della vittima e dei suoi familiari fino al 4° grado di parentela con soggetti nei cui confronti siano state applicate misure previste dall’articolo 5, comma 3-bis del codice di procedura penale”. Libera conclude auspicando che quanto dichiarato ieri da Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia, nel corso di una iniziativa a Casal di Principe, “giunga ad una effettiva realizzazione”.

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