Protesta dei Comitati Vele di Scampia al Pantheon: l’arciprete mons. Micheletti, “mai dato l’assenso all’ingresso della polizia. Le ragioni dei manifestanti avrebbero meritato considerazione più delicata e meno decisa”

Stamattina la basilica di Santa Maria ad Martyres – il Pantheon di Roma – è stato occupato dai Comitati Vele di Scampia. I partecipanti protestavano contro il taglio dei fondi Pnrr destinati alla riqualificazione dell’area di Scampia. La Responsabile dei Musei Statali della Città di Roma (il Ministero della Cultura ha in carico la gestione diretta del Pantheon, che è un bene demaniale) ha autonomamente fatto intervenire le forze di Polizia per lo sgombero del Pantheon, che è stato temporaneamente chiuso al pubblico. L’art. 5 secondo comma della Legge 121/85 prevede che: “Salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica”. “Premesso che non si vede come potessero ricorrere i casi di urgente necessità – commenta mons. Daniele Micheletti, Arciprete Rettore della basilica -, è opportuno precisare che lo sgombero è stato disposto senza avvisare o coinvolgere in alcun modo l’autorità ecclesiastica competente e le forze di Polizia sono entrate in basilica senza essere state chiamate dall’Arciprete Rettore e senza il necessario assenso del medesimo”. I manifestanti si sono spostati nel pronao della basilica dove sono rimasti fino alle 14.30 circa. “Le ragioni dei manifestanti e la loro azione avrebbero forse meritato una considerazione più delicata e meno decisa”, afferma mons. Micheletti.

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