Europa: Cogno (sindaco Torre Pellice), impegno per la pace e la libertà di Spinelli e dei federalisti. “Ognuno deve fare la sua parte”

Il Presidente Sergio Mattarella con Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Marco Cogno, sindaco di Torre Pellice e Stefano Lo Russo, sindaco della città metropolitana di Torino (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

(Torre Pellice) La figura di Altiero Spinelli e le fondamenta dell’integrazione europea; la resistenza al fascismo e la lotta partigiana; le persecuzioni subite dalla comunità valdese e il valore dell’ecumenismo: sono i tratti essenziali del discorso tenuto da Marco Cogno, sindaco di Torre Pellice, nella giornata in cui il paese piemontese ricorda il primo discorso pubblico di Spinelli pronunciato qui, il 31 agosto 1943, dopo 16 anni di prigionia e confino impostigli dal regime fascista. Il discorso di Bogno si era aperto facendo rispettare un minuto di silenzio a ricordo delle cinque vittime della tragedia ferroviaria di Brandizzo.
Il sindaco, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha ricordato l’intervento di Spinelli (nel retrobottega di una farmacia), che alcuni giorni prima, nella casa milanese di Mario Alberto Rollier, aveva fondato la sezione italiana del Movimento federalista europeo, presenti anche Eugenio Colorni, Ernesto Rossi, Ursula Hirschmann, Manlio Rossi Doria, Giorgio Braccialarghe e Vittorio Foa. Il sindaco Cogno ha sottolineato l’impegno per la pace e la libertà dei federalisti, e l’orizzonte europeista della comunità valdese, per poi auspicare una nuova “speranza di pace” per l’Europa, per la cui costruzione “ognuno deve fare la sua parte”.

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