Sanità: Fnopi, infermiere di famiglia al centro della digitalizzazione sanitaria e più vicino ai cittadini

La Fnopi (Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche) sarà presente a ”Welfair – La fiera del fare sanità” in programma a Roma dal 18 al 20 ottobre, con un focus sulla sanità digitale e la presentazione in esclusiva di un position paper sull’argomento, che riunisce le associazioni e le società scientifiche infermieristiche italiane. L’appuntamento è per giovedì 19 ottobre, alle 14. “È in atto un importante processo di trasformazione digitale che accompagna la riorganizzazione dell’assistenza territoriale prevista dal Pnrr – spiega Pietro Giurdanella, consigliere nazionale e referente Fnopi per Welfair -. Una trasformazione che, se non gestita in modo adeguato, può creare nuove diseguaglianze, a partire dagli anziani e dai più fragili. Per gli infermieri, il concetto di ‘ultimo miglio’, inteso come luogo di prossimità del cittadino, va messo al centro del processo di digitalizzazione sanitaria. Al centro dell’approfondimento c’è quindi la relazione con la persona assistita e il suo coinvolgimento nell’ambito della rete familiare”.
La nuova figura dell’infermiere di famiglia e comunità, prevista esplicitamente nel Piano nazionale di ripresa e resilienza – si legge in una nota della Fnopi -, è chiamata a giocare un ruolo di primaria importanza, quale attivatore di reti, anche in ambito digitale. ”Più che parlare semplicisticamente di telemedicina, secondo una logica prestazionale, la Fnopi insiste su concetti più inclusivi e trasversali, come tele assistenza e connected care. Per gli infermieri italiani, la digitalizzazione non può ridursi a una mera evoluzione dell’attuale sistema burocratico, sostituendo la carta con il byte”.
La scelta della fiera Welfair fa parte della strategia di Fnopi – già rappresentata nel comitato scientifico di Welfair 2023 dalla sua presidente Barbara Mangiacavalli – per incontrare e confrontarsi con l’intero orizzonte della sanità italiana sull’evoluzione delle professioni infermieristiche. “La sanità digitale necessita dell’empowerment del cittadino, funzionale per una piena attuazione della transizione in corso. Una trasformazione che ha a che fare più con le persone che con il digitale – dichiara Mangiacavalli -. Sosteniamo un modello di prossimità nel quale il cittadino, grazie alla tecnologia, alla tele-cooperazione tra i professionisti, alla condivisione dei dati e delle informazioni, si sentirà sempre più al centro di una rete integrata di servizi sociosanitari e assistenziale”.

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