Antonio Rosmini: Tadini, “un pensatore capace di far riflettere chiunque desideri affrontare i problemi della contemporaneità con adeguato spirito critico”

(Foto: Piero Gatti)

Si sono conclusi oggi, venerdì 25 agosto, a Stresa, i Simposi rosminiani straordinari, che hanno presentato la figura di Antonio Rosmini a tutto tondo – come sacerdote, religioso, filosofo, scrittore, teologo, letterato, uomo di cultura e patriota – in vista dei festeggiamenti del secondo centenario della fondazione dell’Istituto della Carità (Rosminiani), che si terrà nel 2028. L’argomento di questo primo corso dei Simposi straordinari, che proseguiranno per altri quattro anni, è stato “Rosmini e l’Italia: storia, cultura, religione” e per la prima volta ha visto i Simposi aprirsi, oltre che alla filosofia e alla religione, alla storia, all’arte, all’economia, con un’importante risposta da parte di un pubblico eterogeneo, in cinque giornate ricche di ospiti di chiara fama provenienti dal mondo istituzionale, ecclesiastico e accademico.
“Accanto a molti elementi tradizionali, ai quali il pubblico è stato abituato dai convegni degli anni passati, quest’anno abbiamo introdotto diverse novità – ha affermato don Eduino Menestrina, direttore del Centro internazionale di studi rosminiani -. Un palco che ci ha quasi trasportato in un salotto televisivo, la presenza di relatori di calibro nazionale che, accanto alla competenza nella propria disciplina, hanno saputo parlarci anche di Antonio Rosmini, una grafica più moderna e vivace per manifesti e pieghevoli, ma soprattutto un maggiore spazio concesso al dibattito, che si è voluto impostare come spazio di confronto di idee e come occasione di chiarimento e di approfondimento. Siamo in un periodo di necessario rinnovamento e i Simposi di quest’anno ne sono l’epitome”.
“Tornare a Rosmini significa porsi nella condizione di comprendere un pensatore capace di far riflettere chiunque desideri affrontare i problemi della contemporaneità con adeguato spirito critico, evitando indottrinamenti di varia natura – ha dichiarato Samuele F. Tadini, referente scientifico del Centro internazionale di studi rosminiani -. “I Simposi straordinari, che hanno inaugurato un percorso nato nel 1966 con la Cattedra Rosmini voluta da Michele Federico Sciacca e che ci accompagneranno fino al 2028, hanno voluto aprirsi al confronto critico, ospitando relatori di indubbio talento e offrendo al pubblico l’opportunità di apprendere e dibattere, rendendo ancor più vibrante e sentita la partecipazione di coloro che hanno deciso di trascorrere queste giornate stresiane all’insegna della cultura e della conoscenza di Rosmini e del suo tempo, privilegiando, quest’anno, i suoi Diari e il contesto storico, culturale, artistico, economico, politico e religioso in cui è vissuto”.

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