Cinema e audiovisivi: oggi la prima plenaria della Fondazione Mac nella Biblioteca vaticana. Mons. Viganò, “costruire ponti e reti con altre realtà”

(Foto Daniele Garofani)

“Il nostro punto di forza è la condivisione e l’eccellenza; infatti già dalla sua costituzione, Mac unisce realtà leader nel campo dello studio e conservazione dell’audiovisivo. Cogliamo tutta la forza del digitale e pensiamo di poter attrarre interesse pubblico e privato per avviare progetti che favoriscano un lavoro di rete tra università, enti di ricerca, cineteche, archivi e istituti di conservazione. Ci vediamo come una struttura ponte che costruisce ponti e reti con altre realtà”. Lo dichiara mons. Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Mac (Memorie audiovisive del cattolicesimo), che si è costituita nel mese di marzo per rispondere all’urgenza culturale del recupero, della preservazione e della valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo e di quello documentale ad esso collegato, relativo al cattolicesimo. L’istituzione della Fondazione è l’esito di un percorso sul recupero della memoria avviato nel 2017 con la tavola rotonda su “La Santa Sede nell’età della comunicazione di massa” tenuta nella Filmoteca vaticana in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa, cui è seguita la pubblicazione del volume “Il cinema dei Papi: Documenti inediti dalla Filmoteca vaticana” e l’intervista di mons. Viganò a Papa Francesco raccolta nel libro “Lo sguardo porta del cuore”. La prima plenaria della Fondazione si è tenuta questa mattina nella Biblioteca apostolica vaticana con la riunione congiunta del CdA e del Comitato scientifico presieduto da mons. Angelo Vincenzo Zani, il quale ha letto in apertura un messaggio di saluto inviato dal Santo Padre.

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