America Latina: Papa Francesco ai politici cristiani della regione andina, “Abbiamo bisogno di persone che costruiscano ponti di fraternità”

Papa Francesco, attraverso un articolato messaggio, ha espresso la sua vicinanza a un gruppo di vescovi e laici con responsabilità politiche della regione andina bolivariana, che comprende i Paesi di Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, che si sono riuniti dal 21 novembre fino a ieri a Bogotá, nella sede del Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam), su iniziativa della Pontificia Commissione per l’America Latina.
“Abbiamo bisogno di persone che siano costruttrici di ponti di fraternità, capaci di introdurre la novità di uno ‘stile samaritano’ di politica”, scrive il Papa, il quale ricorda che la liberazione annunciata da Gesù “non si costruisce con l’estremismo, con il messianismo, con condanne sommarie o insulti. Tanto meno con l’aggressività e l’amarezza”. Invece, “troveremo nuove strade per i nostri popoli solo a partire da cuori disposti a fare l’impossibile per dialogare con rispetto, per imparare dall’altro (anche dall’avversario), per fare della vita politica un esercizio di amicizia sociale, in cui tutti possiamo riconoscerci come fratelli e sorelle”. Il Santo Padre ha ricordato a vescovi e laici che “gli spazi di potere non sono la cosa più importante. Ciò che è decisivo è realizzare processi che umanizzino la nostra convivenza e maturino la nostra coesione sociale costruendo la fraternità”. Per questo compito, “il contributo della Chiesa è insostituibile. Noi che seguiamo Gesù sappiamo che la nostra missione non è il mero attivismo, ma la gioiosa proclamazione della buona novella che annuncia che la più grande amicizia sta nel ‘dare la vita per i propri amici’ e nell’amare i propri avversari”. Il Papa ricorda che “l’America Latina è una regione ricca di storia e cultura, con una profonda religiosità e belle esperienze di fraternità. Il nostro modo di essere latinoamericani è una sintesi meticcia che integra e concilia elementi di culture preispaniche e diverse tradizioni europee”. La storia dei nostri popoli, “come tutta la realtà umana, mostra le ferite del peccato e anche gli effetti della redenzione”, mentre “il meticciato latinoamericano in alcune parti è etnico e in molte parti della regione, culturale”. Per questo motivo, ritiene che “è molto più della somma delle sue parti” e anche se in questo continente sono presenti correnti culturali provenienti da tutte le parti del mondo “è possibile rilevare un’originalità che ci unisce e ci distingue da altre comunità”.

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