Educazione: Kaladich (Fidae), “una nuova scuola” è possibile “anche grazie al digitale e all’Intelligenza artificiale, ma senza perdere la relazione umana”

“La scuola che vogliamo è una scuola che sia davvero aperta a tutti e che lasci libertà di scelta, perché una scuola che seleziona, come ci ha insegnato Don Milani, procura un danno ad ogni futuro cittadino, di qualsiasi estrazione sociale. Oggi, in occasione della sesta Giornata internazionale dell’educazione, vogliamo ribadire la necessità di cambiare la nostra scuola, cogliendo l’occasione di questa crisi da cui dobbiamo uscire migliorati, con nuovi mezzi e nuove modalità di insegnamento, sempre con la consapevolezza che ogni studente è unico”. Lo ha dichiarato in una nota la presidente nazionale della Fidae, Virginia Kaladich. “Raccogliamo con entusiasmo le parole del ministro Valditara che in una recente intervista si è detto favorevole all’introduzione dell’Intelligenza artificiale nelle scuole: noi stiamo già studiando da qualche anno, proponendo sul tema anche webinar gratuiti e aperti a tutte le scuole, le opportunità e i vantaggi per i docenti senza però tralasciare i rischi a cui ci si espone – ha affermato Kaladich -. La cosa certa è che queste nuove tecnologie possono davvero aiutarci a creare un percorso sempre più personalizzato, a misura di ogni studente, in modo che possano venire fuori, il prima possibile, le sue attitudini e le sue qualità, come i suoi punti di debolezza”. La presidente della Fidae ha concluso: “Il mondo del digitale e dell’Intelligenza artificiale non devono però mai farci perdere di vista il fatto che i nostri ragazzi sono prima di tutto in cerca di una relazione, di uno sguardo, di una presenza che trovano nella figura guida dell’insegnante”.

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