Papa ad Assisi: “il consumismo genera una carestia di felicità”, “insostenibilità spirituale del capitalismo”

“In molti Paesi le relazioni delle persone si stanno impoverendo”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, rivolgendosi da Assisi al “popolo” di Economy of Francesco. “Soprattutto in Occidente, le comunità diventano sempre più fragili e frammentate”, l’analisi del Papa: “La famiglia, in alcune regioni del mondo, soffre una grave crisi, e con essa l’accoglienza e la custodia della vita. Il consumismo attuale cerca di riempire il vuoto dei rapporti umani con merci sempre più sofisticate – le solitudini sono un grande affare nel nostro tempo! –, ma così genera una carestia di felicità”. Per Francesco, “c’è infine una insostenibilità spirituale del nostro capitalismo. L’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, prima di essere un cercatore di beni è un cercatore di senso. Ecco perché il primo capitale di ogni società è quello spirituale, perché è quello che ci dà le ragioni per alzarci ogni giorno e andare al lavoro, e genera quella gioia di vivere necessaria anche all’economia”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori