Diocesi: Curia Fermo, “l’arcivescovo non ha negato il funerale perché non ha ravvisato l’appartenenza del defunto alla massoneria”

“Nel caso in oggetto, l’arcivescovo non ha ravvisato la notorietà dell’appartenenza che avrebbe impedito le esequie né ha ritenuto che essa potesse risultare da un manifesto apparso all’improvviso, poco prima del funerale. Per questo motivo, sentita anche la famiglia ed essendo informato sulla condotta del defunto, specie negli ultimi mesi, l’arcivescovo ha deciso, in coscienza, di non negare il funerale in parrocchia”. Lo dichiara la diocesi di Fermo in una nota che fornisce un chiarimento in merito alle esequie celebrate a Civitanova il 23 agosto scorso per una persona che un manifesto funebre considerava associata alla massoneria. “L’arcivescovo ha considerato quanto previsto dal Codice di diritto canonico, che al can 1184 §1, 1º recita: ‘Se prima della morte non diedero alcun segno di pentimento, devono essere privati delle esequie ecclesiastiche: quelli che sono notoriamente apostati, eretici, scismatici (…) 3º gli altri peccatori manifesti'”.

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