Strage via D’Amelio: Lamorgese (min. Interno), “affermazione della legalità è condizione ineludibile per la costruzione di una società giusta”

“La tenacia e la passione civile di Paolo Borsellino, come del giudice Giovanni Falcone e di tutti gli uomini delle Istituzioni che hanno perso la vita nell’adempimento del loro servizio alla comunità, si sono concretizzate in azioni quotidiane a difesa dei valori fondanti della nostra democrazia”. Lo dichiara il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione del 30° anniversario della strage di via D’Amelio, a Palermo, in cui morirono il giudice Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.
“Il loro sacrificio ha lasciato alle giovani generazioni un patrimonio prezioso che testimonia come l’affermazione della legalità sia condizione ineludibile per la costruzione di una società giusta”, sottolinea la titolare del Viminale, secondo cui “trent’anni possono costituire un lasso di tempo sufficientemente lungo per lasciare che ricordo e memoria assumano contorni meno nitidi, eppure è proprio sulla scia dell’esempio di questi uomini che deve continuare a consolidarsi la consapevolezza che ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte per un futuro migliore, in cui giustizia, dignità e tensione morale trovino un adeguato riconoscimento”. “Dal 1992 ad oggi, sulla spinta di un nuovo slancio civile delle coscienze innescato proprio da quelle stragi, la legislazione antimafia ha messo in campo nuovi e più efficaci strumenti nel solco dell’esperienza e delle intuizioni investigative dei giudici Falcone e Borsellino, come la Procura nazionale antimafia e la Direzione nazionale antimafia”, evidenzia Lamorgese, rivendicando che “questo modello italiano di prevenzione e contrasto è apprezzato e seguito in tutto il mondo e, ora che stiamo affrontando una stagione di ingenti investimenti pubblici, rappresenta ancor di più uno strumento irrinunciabile per assicurare che i flussi finanziari legati al Pnrr vengano schermati dalle ingerenze e dai condizionamenti criminali”. “Oggi – conclude la ministra –, il pensiero va, con profonda commozione e gratitudine, a tutte le vittime della violenza della criminalità organizzata e alle loro famiglie, rinnovando l’impegno delle Istituzioni nella quotidiana azione a favore del bene comune”.

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