Scuola: suor Alfieri (esperta), “prevedere un finanziamento a favore delle famiglie più svantaggiate per garantire libertà educativa”

“Ogni anno il Ministero dell’Istruzione stabilisce, con circolare dedicata, il costo medio dello studente italiano, a seconda dei cicli. È un dato fondamentale per comprendere tante dinamiche del mondo della scuola, dallo spreco dei danari dei contribuenti per coprire i buchi della scuola pubblica statale, al motivo per il quale le scuole pubbliche paritarie sono destinate a chiudere i battenti”, ossia il fatto che “le scuole paritarie richiedono (costrette) alle famiglie delle rette di gran lunga inferiori al costo medio studente, ma comunque sempre troppo alte per i poveri, che già pagano le tasse anche per la scuola”. Lo scrive suor Anna Monia Alfieri, esperta di pastorale scolastica.
Per salvare le scuole a volte non bastano neppure “una perfetta economia e i più grandi sacrifici”. E a ciò si è aggiunto il Covid-19. Per la religiosa, “l’autostrada che porta al monopolio educativo da parte dello Stato è ormai quasi interamente percorsa”.
Suor Alfieri si chiede: “Quali sono le alternative per invertire il corso di marcia e impostare il navigatore verso ‘Libertà educativa’? Delle due l’una: o i gestori, già per l’anno scolastico 2023/2024, dovranno chiedere rette pari al costo medio studente (6.8733,99 euro per un allievo della scuola dell’infanzia, 8.736,15 euro per un allievo del liceo), con l’evidente conseguenza che l’aggettivo paritario diverrà sinonimo di elitario, oppure lo Stato dovrà intervenire radicalmente, non con sussidi o contributi una tantum, ma garantendo, nei fatti, la libertà di scelta educativa dei genitori e di insegnamento dei docenti”.
“Se teniamo al nostro futuro, se pensiamo che i giovani siano il nostro domani, non perdiamo l’ultimo treno – ‘invito della religiosa -. Lo strumento legislativo c’è e i fondi pure. Siamo in tempi di emergenza con un Governo di unità nazionale nato proprio con l’intento di far ripartire la scuola, per tutti, allo scopo di far ripartire il Paese. Il Governo è impegnato ad emanare i decreti legislativi attuativi degli articoli 1-2 della legge 32/2022 Family Act. Di conseguenza, secondo l’art. 47 della legge 79/2022 che prevede di destinare i fondi del Pnrr per il contrasto della dispersione scolastica è necessario prevedere un finanziamento a favore delle famiglie più svantaggiate, affinché siano facilitate nell’accedere alle scuole pubbliche paritarie di loro scelta, intese come risorsa importante per sostenere i loro figli in uno studio serio e in un contesto educativo di valore, come appunto prevede il Family Act”. Suor Alfieri conclude: “Il futuro dell’Italia passa dalla scuola. Ecco perché la scuola è cosa di tutti, è cosa nostra”.

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