Colombia: il Nord del Paese flagellato da piogge e inondazioni. Vescovi di Cartagena, “assistere la popolazione e dare risposte ai problemi strutturali”

foto SIR/Marco Calvarese

Di fronte all’ondata invernale che affligge i dipartimenti di Sucre, Córdoba e Bolívar, i vescovi della Provincia ecclesiastica di Cartagena hanno inviato un messaggio di vicinanza, solidarietà e preghiera alle migliaia di famiglie colpite da questa emergenza. In un comunicato viene richiamata l’attenzione delle Istituzioni, affinché pensino a fornire “un’assistenza globale a questo tipo di problema”, di cui la popolazione soffre da tempo e che è evidente solo in questi casi di emergenza. Solamente nel dipartimento del Bolívar, che ha come capoluogo Cartagena, le famiglie colpite sono circa 20mila, anche a causa della fuoriuscita dei fiumi Magdalena e Cauca. 14 Municipi hanno chiesto lo stato di calamità.
“Ci uniamo alle tante voci che oggi continuano a chiedere risposte globali a problemi storicamente strutturali”, affermano i vescovi, che incoraggiano i fedeli cattolici, la società civile, gli uomini d’affari e le agenzie di cooperazione ad unirsi alle richieste di queste popolazioni che “in questi giorni soffrono per le piogge inclementi e che hanno perso quasi tutto”.
Per consolidare questo aiuto, i vescovi della provincia ecclesiastica hanno auspicato una campagna di solidarietà invitando a donare alimenti non deperibili, prodotti per la pulizia e l’igiene nelle parrocchie e nei banchi alimentari di Cartagena e Montería, mentre è stata aperta anche una sottoscrizione. Il messaggio è stato firmato da mons. Francisco Javier Múnera, arcivescovo di Cartagena, mons. Ramón Alberto Rolón, vescovo di Montería, mons. José Clavijo, vescovo di Sincelejo, mons. Ariel Lascarro, vescovo di Magangué, mons. Farly Yovany Gil, vescovo di Montelíbano e mons. Jaime Uriel Sanabria, vicario apostolico di San Andrés e Providencia.

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