Eurobarometro: le fonti delle notizie. I cittadini denunciano disinformazione e fake news

“Sebbene le fonti di informazione tradizionali – in particolare la televisione – siano importanti, l’88% degli intervistati consulta almeno qualche notizia online da smartphone, computer o laptop”. Lo riferisce Eurobarometro con gli esiti di un sondaggio sulle fonti delle notizie e l’informazione nell’Ue. Il 43% degli intervistati utilizza il sito web di un giornale per accedere alle notizie online e il 31% legge articoli o post che appaiono sui social network. “L’accesso a post di notizie dai social network è maggiore tra i giovani (il 43% degli intervistati tra i 15 e i 24 anni contro il 24% degli over 55)”. Una sottolineatura particolare: “pagare per le notizie online è ancora raro, poiché il 70% di coloro che accedono a notizie online consulta contenuti o servizi di notizie gratuiti”.
Secondo Eurobarometro “i cittadini si fidano maggiormente dei media tradizionali come stampa, tv e radio, e della loro presenza online, rispetto alle piattaforme di notizie online e ai social media. Che sia attraverso il loro ‘canale tradizionale’ o online, il 49% degli intervistati ritiene che le stazioni televisive e radiofoniche pubbliche forniscano notizie veritiere, seguite dalla stampa scritta (39%). Le emittenti televisive e radiofoniche private, invece, sono una fonte mediatica di fiducia per il 27% degli intervistati”. “La Polonia è l’unico Paese in cui le emittenti tv e radio private sono considerate la fonte di notizie più affidabile. Allontanandosi ancor più dalle fonti di notizie tradizionali in generale, i cittadini ungheresi mettono al primo posto tra le fonti di notizie più attendibili ‘persone, gruppi o amici seguiti sui social media’”.
Oltre un quarto degli intervistati (28%) ritiene di essere stato molto spesso o spesso esposto alla disinformazione e a notizie false negli ultimi sette giorni. “Gli intervistati in Bulgaria sono complessivamente i più propensi a rispondere di essere stati spesso o molto spesso esposti alla disinformazione e alle notizie false negli ultimi sette giorni (55%), mentre nei Paesi Bassi solo il 3% ha ammesso di esserlo molto spesso e il 9% spesso”.
La maggior parte degli intervistati è sicura di saper riconoscere la disinformazione e le notizie false: il 12% si sente “molto sicuro” e il 52% “abbastanza sicuro”. “Il livello di fiducia nel distinguere notizie vere e false diminuisce con l’età e aumenta con il livello di istruzione”.

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