Donazione sangue: mons. Pizziol (Vicenza), “atto di grande generosità, ciascuno deve fare la sua parte”

(Foto: Fidas Vicenza)

“La gente non viene più a donare”. Non lascia spazio ad interpretazioni il messaggio lanciato dal capo del Dimt di Vicenza, Francesco Fiorin, in occasione della tavola rotonda promossa oggi da Fidas Vicenza in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue al Palazzo delle Opere sociali e cattoliche di Vicenza. “E non possiamo certo dare la colpa al Covid-19 per questa situazione – evidenzia il primario dell’Ulss 8 Berica – in quanto i dati delle donazioni e dei nuovi donatori segnano un progressivo calo negli ultimi anni, che descrive esattamente la situazione oggi sotto ai nostri occhi”.
Una situazione evidenziata anche dalla presidente di Fidas Vicenza, Chiara Peron: “Il bisogno di sangue è una cosa innegabile e non si deve dimenticare che senza sangue non si vive”.
Concetti sottolineati anche dal vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, nel suo saluto: “Essere donatori di sangue è un grande atto di generosità, che va promosso e portato avanti con senso di responsabilità. E ciascuno deve fare la propria parte, ringraziando ogni giorno le Associazioni per il grande lavoro che svolgono”.
Sulla stessa linea anche il presidente nazionale Fidas, Giovanni Musso, che a distanza ha portato il proprio saluto indicando senza mezzi termini che “il ruolo sociale ed istituzionale delle Associazioni del dono di sangue non riguarda solo la società, ma anche il Servizio sanitario nazionale. Tutti questi attori devono farsi parte attiva per promuovere la diffusione della cultura del dono”.
Finora il “reclutamento” dei donatori è stato interamente affidato alle Associazioni, ma a quanto pare bisognerà correggere il tiro. “La politica ha un grande ruolo nell’attività trasfusione – aggiunge la presidente Peron – ed è fondamentale che non dimentichi mai qual è l’importanza della donazione di sangue, una donazione che è risorsa per il Paese, risorsa che non è infinita. Per questo motivo la macchina Ssn deve funzionare bene. Alle Associazioni viene richiesto di fare “volontariato professionale”, ma pretendiamo che anche le Regioni siano professionali con noi e con i donatori di sangue”.
Fidas Vicenza, prima federata in Veneto e terza a livello nazionale, non si limita a ricercare nuovi donatori, ma pensa anche a stare al fianco delle persone, generare fiducia, empatia in coloro che hanno voglia di aiutare il prossimo e, naturalmente, sensibilizzare giovani e famiglie.
“È necessario far capire a chi ci governa – sottolinea Peron – che il sangue, gli emocomponenti e i medicinali plasmaderivati sono fondamentali per il funzionamento del Servizio sanitario nazionale e che merita di essere finanziato con le giuste risorse”.

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