Venerdì Santo: card. Cantalamessa, “quest’anno celebriamo la Pasqua con il rumore sinistro di bombe ed esplosioni devastanti”

“Quest’anno celebriamo la Pasqua non al suono gioioso di campane, ma con il rumore sinistro di bombe ed esplosioni devastanti che avvengono non lontano da qui”. Con queste parole il card. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, ha introdotto l’ultima parte dell’omelia della celebrazione della Passione del Signore, presieduta dal Papa nella basilica di San Pietro. “Ricordiamo quello che rispose un giorno Gesù alla notizia del sangue fatto scorrere da Pilato, e del crollo della torre di Siloe”, l’invito: “Se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo. Se non cambiate le vostre lance in falci, le vostre spade in aratri e i vostri missili in fabbriche e case, perirete tutti allo stesso modo!”. “Una cosa gli eventi recenti ci hanno improvvisamente ricordato”, ha concluso Cantalamessa: “Gli assetti del mondo possono cambiare da un giorno all’altro. Tutto passa, tutto invecchia; tutto – non soltanto ‘la beata gioventù’ – vien meno. C’è un solo modo di sottrarsi alla corrente del tempo che trascina tutto dietro di sé: passare a ciò che non passa! Mettere i piedi sulla terra ferma! Pasqua significa passaggio: facciamo tutti quest’anno una vera Pasqua: passiamo a Colui che non passa. Passiamo ora con il cuore, prima di passare un giorno con il corpo”.

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