Spari nel centro sociale di Aranceto: Fict, “solidarietà e vicinanza al Ceis di Catanzaro. Inaccettabile che ragazzini sappiano maneggiare pistole al posto di leggere libri”

“Il 13 aprile un minore entra nel centro sociale di Aranceto del Centro di solidarietà di Catanzaro della Fict, spara e scappa scavalcando il recinto. Un fatto inquietante che va condannato con fermezza!”. La Fict esprime, in una nota, “solidarietà e vicinanza ad Isolina Mantelli, presidente del Ceis di Catanzaro, e agli operatori che lavorano a favore dell’inclusione sociale, a sostegno delle fasce deboli della popolazione, del recupero di minori disagiati nell’area sud di Catanzaro, in particolare all’Aranceto, uno dei quartieri del capoluogo maggiormente esposti alle pressioni criminali”.
Il Centro di solidarietà Catanzaro, che “in questo momento soprattutto non va lasciato solo”, prosegue la nota, “rappresenta una comunità che con i suoi progetti e tramite la competenza professionale e umana degli operatori ha tentato di creare ‘una comunità nella comunità territoriale’, integrando ed educando alla cultura, unico strumento contro il degrado, le devianze e le attività criminali”.
Di qui l’appello della Fict: “Le istituzioni intervengano per far sentire la propria voce e autorità sociale e culturale. La Calabria ha bisogno di dare sogni e un futuro diverso, concreto ai propri figli. È inaccettabile che ragazzini vivano nel far west e sappiano maneggiare pistole al posto di leggere libri. Noi non saremo mai indifferenti, perché l’indifferenza è il nutrimento della criminalità organizzata”.

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