Diocesi: mons. La Placa (Ragusa), “percorsi pastorali comuni tra parrocchie limitrofe”

La celebrazione della messa crismale è stata l’occasione per la consegna ai sacerdoti della prima lettera pastorale di mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa, che si intitola “Che siano uno… a due a due”. È una lettera incentrata sulla fraternità e la comunione sacerdotale. Si compone di sei capitoletti (Perfetti nell’unità; A servizio del popolo santo di Dio; Santi come Dio; Fraternità presbiterale: dono, conquista, sfida e profezia; A due a due andiamo; Una semplice consegna) e 29 paragrafi nei quali mons. La Placa tocca tutti i punti sui quali costruire la fraternità presbiterale che è “sfida e profezia”, ma è, aggiunge il vescovo, “innanzitutto dono”. La lettera si conclude con un invito a inaugurare nuove prassi concrete suggerite, magari, da quella primavera dello Spirito che è il Sinodo. Il vescovo, in particolare, ne indica una. “Auspicherei – scrive nelle consegne finali – che questa unità si cominciasse a tradurre in percorsi pastorali comuni tra parrocchie limitrofe, dove l’unità dei sacerdoti diventasse il segno e l’impulso per una effettiva comunione delle comunità che essi servono”.
Il vescovo rifiuta ogni etichetta che possa assimilare il sacerdote a un “funzionario del sacro” e riporta il ruolo del sacerdote alla “celebrazione eucaristica come ponte tra il popolo di Dio e il Signore stesso”. Mons. La Placa indica un cammino che parte dall’essere semplici, santi, testimoni del Vangelo “capaci di essere trasfigurati grazie alla costante preghiera che ci pone in intimità con il Signore”, in comunione con Dio e con i fratelli. “La comunione presbiterale non si fonda, pertanto, sui nostri sforzi di collaborazione pastorale e nemmeno sul sincero desiderio di amicizia. Essa è innanzitutto la partecipazione che Dio ci dà del suo misterioso ‘essere insieme’ della Trinità”.

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