Papa Francesco: “il 27 marzo 2020 non sapevo che la piazza sarebbe stata vuota”. “Capire bene le grandi solitudini”

“Io non sapevo che la piazza sarebbe stata vuota, non lo sapevo. Sono arrivato lì e non c’era nessuno”. Così il Papa, nell’intervista a Lorena Bianchetti per il programma “A sua immagine” di Rai Uno, ha rievocato il 27 marzo del 2020, quando da una piazza San Pietro deserta e bagnata dalla pioggia ha chiesto a Maria la fine della pandemia. “Sì, io sapevo che con la pioggia ci sarebbe stata poca gente, ma nessuno”, ha raccontato Francesco: “È stato un messaggio del Signore per capire bene la solitudine. La solitudine degli anziani, la solitudine dei giovani che lasciamo soli. ‘Lascia che siano liberi’. No! Saranno schiavi da soli. Accompagnali! Per questo è importante che prendano l’eredità degli anziani, la bandiera debitoria da loro. La solitudine dei giovani, degli anziani. La solitudine della gente che sta male di testa nelle case di salute. La solitudine delle persone che stanno attraversando una tragedia personale, familiare. La solitudine di una donna picchiata dal marito, ma che per salvare la famiglia sta zitta. Ci sono tante solitudini nostre. Anche lei ha la sua. Io ho le mie: lei avrà le sue, sicuramente. Piccoli solitudini, ma è lì, in quelle piccole solitudini, che possiamo capire la solitudine di Gesù, la solitudine della croce”.

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