Recovery Plan: #DatiBeneComune, “necessaria la massima trasparenza per consentire un efficace monitoraggio delle azioni”

Il Governo ha pubblicato il portale italiadomani.gov.it. “Un primo passo verso una migliore comunicazione degli investimenti del PnrR ma siamo ancora lontani dalla piena trasparenza in grado di consentire un efficace monitoraggio delle azioni. Come conferma il mancato accoglimento la scorsa settimana alla Camera – in occasione della conversione in legge del decreto 77/2021 ‘Governance del Pnrr e semplificazioni’ – di alcune proposte emendative che prevedevano la pubblicazione dei dati sull’uso dei fondi in formato aperto”. Lo evidenzia la campagna #DatiBeneComune, che ha deciso di scrivere al presidente del Consiglio Mario Draghi “per riportare la trasparenza al centro dell’agenda politica e per avanzare alcune proposte per una più efficace gestione del monitoraggio dei fondi”.
#DatiBeneComune, nata per ottenere trasparenza sui dati relativi alla pandemia Covid-19 in modo da poter contare su una cittadinanza informata e consapevole, non può che esprimere anche “forte preoccupazione, poiché le richieste di maggior trasparenza, giunte da larga parte della società civile, sono rimaste per lo più inascoltate”.
“Ci troviamo, oggi, di fronte a un passaggio epocale, in grado di trasformare il Paese per la nostra e per le generazioni a venire. Non possiamo accettare che ciò avvenga senza la garanzia della massima trasparenza, partecipazione e inclusività”, così hanno dichiarato nella lettera inviata al presidente del Consiglio le organizzazioni aderenti alla campagna.
Le 222 organizzazioni che hanno aderito a #DatiBeneComune e gli oltre 52.000 cittadini e cittadine che hanno deciso di sostenerla attraverso la petizione chiedono la pubblicazione, nel portale appena presentato, di “tutti i dati relativi ai progetti del Piano in formato aperto, disaggregati, continuamente aggiornati, ben documentati, descritti secondo standard e facilmente accessibili non solo a chi deve prendere decisioni politiche, ma a chiunque, al fine di garantire un efficace monitoraggio delle azioni del Piano”.
“La società civile italiana ha ricevuto fino ad ora poche risposte e ben poca attenzione da parte dal Governo. Continuiamo ad assistere alla nomina di nuovi consulenti per la gestione e il monitoraggio del Piano, mentre le richieste anche solo di incontro da parte di associazioni, ricercatori e ricercatrici indipendenti, rimangono inascoltate. La posta in palio sono il futuro del nostro Paese e il benessere delle future generazioni, non possiamo accettare che questo atteggiamento di totale disinteresse da parte della classe politica si protragga oltre: vogliamo garanzie di trasparenza e risposte alle nostre domande”, affermano le organizzazioni che aderiscono alla campagna.

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