Fondazione Don Gnocchi: “Missione Uomo”, ripartire insieme in sicurezza tutelando i più fragili

“La Provvidenza sa affidare al male anche il compito di pungolare il bene, diceva don Gnocchi. Ecco allora un’opportunità da cogliere, da non lasciarci sfuggire: ripartire non può significare riprendere tout court dal giorno in cui l’epidemia è comparsa all’orizzonte. Come ricorda Papa Francesco, questo evento non va sprecato”. Lo scrive don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, nell’editoriale dell’ultimo numero della rivista “Missione Uomo”, in distribuzione in questi giorni nei Centri e negli ambulatori della Fondazione e inviata gratuitamente a casa a stakeholders, sostenitori e a quanti ne fanno richiesta.
“Il tempo presente – continua don Barbante (nella foto) – ha lasciato che un virus producesse i suoi dolorosi effetti nei confronti di una umanità divisa sempre più fra ricchi e poveri, lacerata da conflitti di ogni tipo e affannosamente alla ricerca di una strategia condivisa per un futuro sostenibile per il pianeta. Il concetto di bene comune è rimasto relegato ai buoni propositi di qualche documento ufficiale. Ebbene, in questo tempo, abbiamo riscoperto, ma forse non tutti l’hanno colto, che le cose stanno diversamente. Il mio bene dipende in parte dal mio coraggio, dal mio impegno, dalla mia dedizione, ma anche dal bene degli altri”.
Tra gli approfondimenti in rivista, una riflessione di Fabrizio Giunco, direttore del dipartimento Cronicità della Fondazione, sul tema del futuro delle Rsa; l’impegno delle équipe riabilitative “Don Gnocchi” per affrontare la “sindrome post Covid”; l’esperienza delle letture ad alta voce nello sviluppo neurologico dei bambini con il coinvolgimento di decine di famiglie a Roma e una sezione speciale dedicata ai vent’anni di solidarietà internazionale dell’Ong “Don Gnocchi”. La rivista “Missione Uomo” è consultabile sul sito della Fondazione.

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