Mons. Sorrentino vescovo di Foligno: mons. Sigismondi (amministratore apostolico), “lascio a lei il timore e la gioia del ricominciare”

“Fratelli e sorelle carissimi, mi congedo da voi come un contadino che, al termine di una giornata di lavoro dedicata alla semina, accarezza con lo sguardo benedicente la nuda terra, sognando ‘i campi che già biondeggiano per la mietitura’ (Gv 4,35).  Ora il ‘peso di grazia’ della diocesi di Foligno passa al vescovo Domenico, alleggerendo le mie spalle ma non il cuore”. Così mons. Gualtiero Sigismondi, amministratore apostolico della diocesi di Foligno, nel suo saluto al vescovo eletto Domenico Sorrentino che sabato 28 agosto ha fatto ingresso in diocesi.
“Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, Creatore della luce: presso di Lui non c’è variazione né ombra di cambiamento” (Gc 1,17). Le parole dell’apostolo Giacomo – ha proseguito Sigismondi – riassumono i pensieri che attraversano il mio cuore in questo momento che, nella sua solennità, è segnato da tratti di vera familiarità: porta per me la trepidazione del lasciare e per lei, carissimo arcivescovo Domenico, il timore e la gioia grande del ricominciare”.
“Nella comunione della fractio Panis rendo grazie a Dio per voi, fratelli tutti, e per il nuovo vescovo di Foligno che, in obbedienza al mandato del Santo Padre Francesco, riceve il pastorale”, ha detto ancora l’amministratore apostolico osservando che la consegna del pastorale “ricorda le parole di sant’Ambrogio: ‘Il bastone pastorale deve essere al fondo appuntito per spronare i pigri, nel mezzo diritto per condurre i deboli, in alto ricurvo per radunare gli smarriti'”.

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