Aree interne: Bussone (Uncem), “le sfide dei territori si vincono solo se impariamo a camminare insieme”

“Le sfide dei territori, delle zone interne e montane del Paese, si vincono solo se impariamo a camminare insieme. E come Uncem abbiamo accolto molto positivamente la notizia dell’incontro dei vescovi delle aree interne di tutt’Italia che si terrà oggi e domani a Benevento. Ho voluto esprimere a mons. Felice Accrocca il ringraziamento della nostra organizzazione per questo cammino che ha avviato, non da oggi, e che rilancia con questo importante summit”. Lo afferma Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem, in merito all’incontro dei vescovi delle aree interne che sarà ospitato, oggi e domani, a Benevento. Ricordando di aver trasmesso a mons. Accrocca alcuni documenti elaborati come Uncem e di aver condiviso “la necessità di incontrarci presto per definire un percorso comune” e avviare “nuove sinergie tra soggetti istituzionali diversi ma con valori comuni”, Bussone sottolinea: “Perché anche la pandemia ci ha mostrato che vinciamo le sfide solo insieme, senza lasciare nessuno indietro. E le comunità vive, civili ed ecclesiali, ‘in uscita’, sono la chiave di volta di questa costruzione di futuro”.
“Condivido con l’arcivescovo di Benevento la necessità di un’attenzione alle vecchie e nuove povertà, emerse anche con la pandemia, nonché alle necessità di valorizzare insieme le potenzialità delle aree interne e montane del Paese – prosegue Bussone – guardando al Mezzogiorno e a tutto l’Appennino quali aree feconde. Insieme alle Alpi e alle Isole, ovviamente, in un nuovo ‘patto’ tra territori, e con le aree urbane”.
Per il presidente dell’Uncem, “i problemi, le sfide e le opportunità di parrocchie, unità pastorali, diocesi, Chiesa italiana tutta, e quelle di comuni, unioni montane, province, regioni, Paese-Italia, sono moltissimi e paralleli, quasi sovrapponibili”. “Stiamo lavorando a un dossier su questo tema, interessante e moderno”, aggiunge Bussone, concludendo con le parole di mons. Accrocca: “Dobbiamo essere costruttori di ponti, intendiamo proporre un metodo che, in politica come in economia, come pure nel vissuto ecclesiale, tenga fermo il primato della comunione’. E il metodo è quello del camminare insieme, di fare rete, quindi, gioco di squadra, programmando insieme una politica di sviluppo: se riuscissimo nell’intento, tutti ne trarremo vantaggio; in caso contrario, tutti saremo destinati a perdere”.

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