Cile: il vescovo di Concepción auspica che il lavoro sia centrale nella nuova Costituzione e benedice Cafetería 440 dove lavorano giovani con sindrome di Down

“Promuovere nella stessa Costituzione un’adeguata coniugazione tra il diritto e il dovere di lavorare con il diritto ad avere una vita degna è un compito grande, di alto impatto sociale”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Concepción (Cile), mons. Fernando Chomali, a proposito del lavoro che sta svolgendo l’Assemblea Costituente, sottolineando che “dal modo in cui una società è vincolata al lavoro avremo una società più o meno equa”. Una sfida che, per l’arcidiocesi diventa anche segno e testimonianza concreta di inclusione. Mons. Chomali, infatti, ha benedetto nei giorni scorsi le strutture della Cafetería 440, un’opera sociale dell’arcidiocesi di Concepción, il cui obiettivo principale è dare il via a una cultura inclusiva attraverso l’assunzione di giovani con sindrome di Down. L’arcivescovo ha commentato che, dal suo punto di vista, chi visita la caffetteria non lo fa solo alla ricerca di un caffè, ma anche “per cercare una società più giusta, una società inclusiva”, partecipando a un progetto che è anche ecologico, “perché ricordiamo che tutte queste sedie erano in altri luoghi, le abbiamo recuperate e ridipinte, e oggi sono impeccabili”. Ha aggiunto mons. Chomali: “Siamo inclusione, fraternità, accoglienza e riciclo. Spero che tutte le persone che lavorano qui siano ospitali, abbiamo bisogno di più sorrisi, più affetto e questo è un posto che dà tutto ciò”. Il presule ha evidenziato anche la natura collaborativa del progetto: “Personalmente vorrei dire che questo è stato molto bello, questo processo che abbiamo vissuto, perché abbiamo lavorato in modo collaborativo. Qui siamo tutti lavoratori ed è stato molto bello”.

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