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Commissione Ue: misure per difendere imprese e consumatori da pratiche commerciali sleali. Azioni verso Cina, Russia, India e Stati Uniti

Il sistema per proteggere le imprese dell’Ue dalle importazioni oggetto di dumping “ha continuato a funzionare bene nel 2020 grazie alle modalità solide e innovative dell’Unione di utilizzare gli strumenti di difesa commerciale (Tdi), nonostante le sfide pratiche presentate dalla pandemia di Covid-19”. Lo si legge nel rapporto odierno della Commissione sul commercio estero. “Questo fa parte della nuova strategia commerciale della Commissione europea, in base alla quale l’Ue assume una posizione più decisa nel difendere i propri interessi contro le pratiche commerciali sleali”. Dal documento emerge che, alla fine del 2020, le 150 misure di difesa commerciale che l’Ue aveva in atto – 10 in più rispetto alla fine del 2019 – includevano 128 misure antidumping, 19 antisovvenzioni e 3 misure di salvaguardia. Il maggior numero di misure di difesa commerciale assunte dall’Ue lo scorso anno riguarda le importazioni da Cina (99 misure), Russia (9 misure), India (7 misure), Stati Uniti (6 misure). Il commissario per il commercio Valdis Dombrovskis commenta: “L’Ue ha bisogno di strumenti efficaci per difendersi di fronte a pratiche commerciali sleali. Questo è un pilastro fondamentale della nostra nuova strategia per una politica commerciale aperta, sostenibile e decisa. Non tollereremo l’uso improprio degli strumenti di difesa commerciale da parte dei nostri partner commerciali e continueremo a sostenere i nostri esportatori coinvolti in tali casi”.

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