Strage di Bologna: Cartabia (min. Giustizia), memoria “è la migliore prevenzione contro ogni tentativo di degenerazione della nostra convivenza civile in forme di odio e violenza”

“Bologna sappia di poter contare su di me e su tutto il Ministero, per quanto è nella mia competenza. Il processo attualmente in corso – che fa compiere un salto in avanti verso la ricostruzione dei fatti – è una necessità per l’intera storia del Paese”. Lo ha detto, stamattina, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, intervenendo alle celebrazioni per il 41° anniversario della strage di Bologna. “La stazione di Bologna lo dicono tutti è uno snodo ma non è non solo uno snodo ferroviario e geografico, è uno snodo storico dell’intera storia d’Italia – ha aggiunto -. È per questo, che condivido fino in fondo e faccio mia la richiesta dei familiari delle vittime, per una piena attuazione della direttiva che favorisce il disvelamento di documenti tuttora coperti dal segreto di Stato. Ed è per questo che sarà rinnovato il protocollo per la digitalizzazione dei processi di interesse storico. Ha ragione il presidente Bolognesi e quello strumento è uno strumento fondamentale per le nuove indagini ed è fondamentale per la trasmissione della memoria. Di questo ringrazio anche il lavoro che si sta facendo nelle scuole e la presenza del ministro Bianchi a questo proposito è significativo”. Per Cartabia, infatti, “occorre trasmettere la memoria di quanto è accaduto alle nuove generazioni. Occorre questo lavoro di consapevolezza civile che è la migliore prevenzione contro ogni eventuale tentativo di degenerazione della nostra convivenza civile in forme di odio e violenza che non vogliamo più vedere”.
“Voi, familiari delle vittime, e voi bolognesi tutti, non avete mai smesso di tradurre la fiducia nelle vostre istituzioni e soprattutto le istituzioni locali: Comune, Regione ma abbiatene anche nel Governo e nello Stato. La vostra fiducia è sempre diventata una tenace ricerca, una cittadinanza attiva, una mobilizzazione viva per ‘ottenere con ogni iniziativa la giustizia dovuta’, come scritto nello statuto fondativo dell’Associazione”.
La ministra ha concluso: “Questo è un popolo che non si rassegna che agisce, un popolo che cerca che non si siede che non si avvilisce. ‘Bologna sa stare in piedi, per quanto colpita’. Ogni 2 agosto, da 41 anni, Bologna si riscopre sempre più comunità viva, capace di mobilitarsi e tenace nel cercare continuamente parole di verità e di giustizia. E di speranza”.

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