Mosca: funerali di Antonio Santi, diacono e fondatore della Caritas in Russia. Mons. Dubnin, “ringraziamo Dio per il suo cuore buono”

Si sono svolti questa mattina a Mosca i funerali di Antonio Santi, diacono di origini italiane che era arrivato in Russia trent’anni fa. “Ringraziamo Dio per il dono di Antonio e per il suo cuore buono” ha detto il vescovo ausiliare di Mosca, mons. Nikolaj Dubnin, celebrando la messa di fronte alla bara su cui sono state poste la Bibbia e la sua stola diaconale. Santi è deceduto il 3 febbraio scorso, quando il Covid-19 ha avuto la meglio su una salute già fragile. Si potrebbe pensare “che Dio non abbia ascoltato le nostre preghiere”, aveva scritto l’arcivescovo Paolo Pezzi, annunciandone il decesso. Eppure “abbiamo visto un buon esempio della speranza, nel ministero e nella sofferenza del diacono Antonio”. Appartenente da 50 anni alla comunità della Missione Operaia dei Santi Pietro e Paolo, aveva fondato la Caritas russa e ne era stato il primo direttore. “Antonio ha fatto molto per i bisognosi di Mosca e in altre città della Russia”, ha scritto l’attuale direttore Igor Kowalevsky, “aiutando con amore chi si rivolgeva a lui chiedendo aiuto materiale o un sostegno spirituale. Era un uomo dal cuore grande e dall’impareggiabile saggezza”.

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