Israele: Herzog (presidente) ai capi cristiani, “lavorare insieme per allargare il cerchio della pace e della tolleranza”

Israele, presidente Herzog con capi cristiani (Foto Gpo)

“Ci mancano i nostri amici cristiani da tutto il mondo e non vediamo l’ora di darvi presto il benvenuto!”: lo ha detto il presidente di Israele Isaac Herzog accogliendo, lo scorso 29 dicembre, presso la sua residenza a Gerusalemme i leader religiosi cristiani per lo scambio di auguri per il nuovo anno. Presente anche la ministra dell’Interno Ayelet Shaked. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il patriarca greco-ortodosso, Teofilo III, quello latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, e il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, Herzog e Shaked hanno ribadito il loro impegno per garantire la libertà di culto e di religione in Terra Santa e per respingere ogni forma di discriminazione. Prese di posizione particolarmente significative anche alla luce delle recenti dichiarazioni pubbliche dei capi cristiani che denunciavano aggressioni verbali e fisiche da parte di radicali ebrei contro i cristiani. Nel suo indirizzo di saluto al presidente, il patriarca Theophilos III ha rivolto un apprezzamento per l’impegno di Israele a salvaguardare l’integrità multiculturale, multietnica e multireligiosa della regione e a difendere i diritti di tutti coloro che chiamano Terra Santa “la nostra casa. Noi, capi delle Chiese di Gerusalemme, restiamo grati per l’impegno dichiarato del governo israeliano nel sostenere una casa sicura e protetta per i cristiani in Terra Santa e nel preservare le comunità cristiane come parte integrante del tessuto della comunità moderna”. Da parte sua il presidente Herzog ha replicato che le diverse comunità cristiane “sono un dono per il popolo dello Stato di Israele. Ogni comunità è parte integrante del vibrante mosaico che costituisce lo Stato di Israele e voi arricchite davvero la nostra nazione e la nostra terra, così come i nostri numerosi amici cristiani in tutto il mondo”. Parlando anche a nome di sua moglie, Michal, presente all’incontro, Herzog ha ribadito ai capi cristiani che “la nostra casa è la vostra casa e la mia porta è sempre aperta. Possiamo lavorare insieme per allargare il cerchio della pace e della tolleranza”.

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