Ponte Morandi: Conte, “garantire che una tragedia del genere non si ripeta più. La partecipazione dello Stato in Aspi assicurerà più controlli e sicurezza”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“Garantire che una tragedia del genere non si ripeta più. La partecipazione dello Stato in Autostrade va in questa direzione, perché contribuirà ad assicurare più controlli e sicurezza sulla nostra rete”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “La Stampa”, in occasione del secondo anniversario del crollo del Ponte Morandi.
A proposito dei parenti delle 43 vittime, spiega il premier, “non mi sento di fare promesse a persone che hanno sofferto così gravi perdite”. “Garantisco però – aggiunge – l’impegno a far sì che da questa tragedia origini una più scrupolosa attenzione da parte dello Stato per le infrastrutture pubbliche”. “In questi giorni stiamo finalizzando il negoziato con Autostrade e confido che la soluzione definitiva possa rivelarsi un concreto segnale per loro”, prosegue Conte, precisando che, “all’indomani della decisione, ho parlato con Egle Possetti, perché ritenevo doveroso che chi, in quella tragedia, aveva perso i propri cari fosse direttamente informato dalle Istituzioni”. “Continueremo inoltre ad essere al fianco delle famiglie delle vittime – assicura il premier – sino a quando non si concluderanno gli accertamenti penali in corso e non verranno imputate in via definitiva le relative responsabilità”. Conte conferma poi che eventuali accordi con i Benetton non prevedono la cancellazione di azioni di responsabilità rispetto a carenze passate nella manutenzione nel passato: “Non intendiamo cancellare un bel nulla”, garantisce il premier. “Per quanto ci riguarda gli accordi che andremo a sottoscrivere non prevedono rinunce a eventuali azioni di responsabilità. Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini passa inevitabilmente dall’accertamento di responsabilità presenti, passate e future, ove sussistano gravi inadempienze e imperdonabili negligenze”.

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