Cinema: addio a 104 anni a Olivia de Havilland, ebbe 2 premi Oscar, 2 Golden Globe e una Coppa Volpi a Venezia

Non solo per il personaggio di Melania, non solo per il film “Via col Vento”: Olivia de Havilland era nota per molto di più. Scomparsa a Parigi domenica 26 luglio all’età di 104 anni, de Havilland era una decana del cinema hollywoodiano, raffinata interprete che si è imposta soprattutto nella Hollywood classica tra gli anni ’40 e ’50 ottenendo ben due volte il premio Oscar come attrice protagonista, nel 1947 per “A ciascuno il suo destino” di Mitchell Leisen e nel 1950 “L’ereditiera” di William Wyler. Nella sua carriera ha ottenuto anche due Golden Globe come pure un premio alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1949, la Coppa Volpi per “La fossa dei serpenti” di Anatole Litvak.
Olivia de Havilland era britannica di nascita (nata però a Tokyo durante una trasferta del padre avvocato), divenuta poi cittadina statunitense durante la carriera negli Stati Uniti. Sorella dell’altrettanto celebre Joan Fontaine (tra i suoi film più celebri ci sono quelli con Alfred Hitchcock, “Rebecca” e “Il sospetto”, Oscar anche lei come miglior attrice), con cui si è più volte contesa ruoli e riconoscimenti, non senza tensioni familiari.
Se i primi ruoli cinematografici negli anni ’30 per Olivia de Havilland sono quasi tutti nel segno dell’avventura e del genere cappa e spada, tra cui “Capitan Blood” (1935) e “La leggenda di Robin Hood” (1938), entrambi diretti da Michael Curtiz, la grande popolarità giunge con il personaggio di Melania nel kolossal “Via col vento” (1939) di Victor Fleming, dividendo la scena con Vivien Leigh (Oscar come miglior attrice nel 1940).
Decisa a non lasciarsi incasellare in ruoli schematici e stereotipati dall’industria a stelle e strisce, nello specifico dalla Warner con cui era sotto contratto (e a cui intentò anche causa), de Havilland prova a diversificare le sue interpretazioni. E arrivano così le opere che le danno gli attesi riconoscimenti: “A ciascuno il suo destino” (1946), “La fossa dei serpenti” (1948), “L’ereditiera” (1949) come pure “Mia cugina Rachele” (1952) per la regia Henry Koster.
Nei decenni successivi, ’60 e ’70, de Havilland dirada le interpretazioni, trasferendosi a Parigi e sposandosi con il giornalista Pierre Galante, città che diventa di fatto la sua casa fino alla scomparsa. La sua nuova patria, la Francia, nel 2010 le tributa gli onori conferendole il titolo di Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore, ma l’Inghilterra non è da meno concedendole il titolo di Dama Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2017.

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