Ue-Turchia: Santa Sofia torna moschea. Toia (Parlamento europeo), “chiusura al dialogo interreligioso e tradimento della storia del Paese”

Patrizia Toia (foto SIR/PE)

“La storia, il patrimonio culturale e anche il futuro della Turchia, che resta oggi un prezioso alleato Nato, sono indissolubilmente legati al dialogo con la civiltà europea e con le diverse tradizioni religiose. Per questo la riconversione in moschea di Santa Sofia, annullando il decreto del 27 novembre 1934 di Mustafa Kemal Ataturk che gli ha attribuito l’attuale status di museo, non è solo un gesto di chiusura al dialogo interreligioso ma un vero e proprio tradimento delle radici e della storia della Turchia, cioè esattamente il contrario di quello che afferma il presidente Erdogan quando parla di sovranità nazionale”. Lo dichiara l’eurodeputato Patrizia Toia, a margine della sessione plenaria dell’Europarlamento, dopo la decisione del Consiglio di Stato e quella del presidente di riconvertire Santa Sofia, a Istanbul, a moschea musulmana. “Auspico – aggiunge – che le autorità turche si impegnino” per “rispettare la vera essenza di un grande Paese come la Turchia e di una città, Istanbul, che è tra le più belle del mondo proprio per la stratificazione secolare di culture e religioni diverse”.

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