Serbia: proteste contro misure anti-Covid e presidente Vucic. Oggi revocato il coprifuoco

(Foto ANSA/SIR)

Tre sere consecutive di proteste massicce iniziate prima a Belgrado ed estesesi nelle altre grandi città della Serbia: Novi Sad, Nis e Kragujevac. Migliaia di persone si sono radunate spontaneamente contro la decisione del presidente Aleksandar Vucic di reintrodurre il coprifuoco per questo weekend a causa della nuova ondata di infettati di Covid-19. Oltre le grida “dimissioni” però la polizia ha risposto con tanta violenza alle provocazioni di alcuni manifestanti mentre sono una decina i giornalisti feriti. Anche dalla Commissione europea è stato ribadito che “l’uso della forza debba essere sempre misurato e proporzionato”, mentre “le misure restrittive non dovrebbero colpire i diritti e le libertà fondamentali”. Ieri la protesta è stata pacifica e le persone erano sedute di fronte alla sede del Parlamento serbo. La loro rabbia, secondo i media serbi, è dovuta anche al fatto che il governo reintroduce le restrizioni ora mentre per le elezioni politiche il 21 giugno, stravinte tra l’altro da Alexander Vucic, si erano tenuti tutti i raduni e comizi nel Paese balcanico. Oggi, il presidente Vucic ha revocato da Parigi dove partecipa alle trattative per lo status del Kosovo, la decisione del coprifuoco.

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