Giornata popolazione: Azione contro la fame, “un miliardo di persone in sofferenza”

“La situazione sta già peggiorando notevolmente in molte aree del mondo in cui i team dell’organizzazione sono presenti. Temiamo di raggiungere, nel prossimo futuro, la cifra senza precedenti di un miliardo di persone che soffrono la fame”. Lo dichiara Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame, in occasione della Giornata internazionale della popolazione, che ricorre domani, con riferimento agli effetti della pandemia di Covid-19. “In questo contesto, tutti i Paesi dovrebbero rafforzare i propri sistemi sanitari e ripensare anche i modelli agricoli, produttivi e alimentari attuali per rispondere alle esigenze delle proprie popolazioni – ha aggiunto Garroni -. È fondamentale sviluppare pratiche sostenibili come l’agroecologia, sostenere gli agricoltori e i mercati locali garantendo cibo accessibile, sicuro, economico, nutriente e sano per tutti. L’applicazione di questi modelli, che preservano la biodiversità e il buon funzionamento degli ecosistemi, è la condizione sine qua non per prevenire crisi future”.
L’ong indica le conseguenze della pandemia sulla condizione economica di alcuni Paesi. In Pakistan, per esempio, “i prezzi legati ai generi alimentari risultano, oggi, insolitamente alti”. “La causa va ricercata nella chiusura delle frontiere e delle strade, che sta impedendo alle famiglie più vulnerabili, che vivono sotto la soglia di povertà, di accedere al cibo necessario”. Quasi 6,9 milioni di famiglie, secondo l’ong, affermano di aver ridotto il numero o le quantità di pasti quotidiani per soddisfare i bisogni primari. Nell’Africa centro-occidentale, 19 milioni di persone potrebbero subire una condizione di insicurezza alimentare “non solo a causa della crisi attuale ma anche in ragione dei conflitti e delle violenze in corso nella regione”. Infine, il versante sudamericano, dove la Colombia, a causa del Covid-19, fa registrare l’87% dei piccoli produttori di generi alimentari con un forte impatto sulla propria capacità produttiva, anche a causa dell’aumento dei prezzi legati al trasporto.

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