Sabato Santo: stasera Focus propone il doc “Sindone. Storia di un mistero” di Vatican Media e Officina della Comunicazione

In occasione dell’ostensione straordinaria odierna della Sacra Sindone, Focus (canale 35 del digitale) mette in onda in prima serata alle 21.15 il documentario “Sindone. Storia di un mistero”, progetto realizzato nel 2015 dal Centro televisivo vaticano (oggi Vatican Media) con Officina della Comunicazione. Consulenti del documentario Marco Roncalli e Andrea Tornielli. La programmazione del documentario vuole accompagnare e approfondire il momento di preghiera davanti alla Sindone che l’arcivescovo di Torino, mons. Nosiglia, ha proposto in questo tempo drammatico segnato dal Coronavirus.
Tra le testimonianze del documentario sul Sacro Telo troviamo anzitutto il card. Gianfranco Ravasi, biblista e presidente del Pontificio consiglio della cultura, e il filosofo Massimo Cacciari. Insieme a loro, gli studiosi Pier Luigi Baima Bollone (anatomopatologo), Bruno Barberis (Politecnico di Torino) e Gian Maria Zaccone (storico dell’immagine sindonica).
Il documentario si confronta con una serie di quesiti da sempre legati all’“icona” o “reliquia” più importante e misteriosa della cristianità: che cos’è davvero la Sindone? Come può essersi formata quell’immagine che non è dipinta e non è neppure la semplice impronta di un uomo morto? Che significato può avere la riproduzione fedele delle ferite di Cristo? Quali informazioni depongono a favore dell’autenticità e quali sono quelle contrarie? Che valore hanno le reliquie per la fede cristiana?
Per questo momento di preghiera indetto dalla diocesi di Torino in prossimità della Pasqua, evento seguito dalla Rai e da Tv2000, anche Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza con una lettera rivolta a mons. Nosiglia: “Mi unisco anch’io alla vostra supplica, rivolgendo lo sguardo all’Uomo della Sindone, nel quale riconosciamo i tratti del Servo del Signore, che Gesù ha realizzato nella sua Passione (…). Nel volto dell’Uomo della Sindone vediamo anche i volti di tanti fratelli e sorelle malati, specialmente di quelli più soli e meno curati; ma anche tutte le vittime delle guerre e delle violenze, delle schiavitù e delle persecuzioni”.

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