Pasqua 2020: mons. Arnolfo (Vercelli), “è il tempo di intraprendere alla luce del Cristo risorto nuove strade di vita”

“Mai come in questa Quaresima abbiamo avuto tempo per pensare e convertirci. Ora è il tempo del discernimento, il tempo di intraprendere alla luce del Cristo risorto nuove strade di vita”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, nel messaggio per la Pasqua pubblicato dal settimanale diocesano “Corriere eusebiano”.
“Quanto risuona bene oggi questo saluto nelle nostre case, ‘Pace a voi’, del Signore Risorto che, varcando secoli di storia e squarciando il clima di insicurezza, di impazienza e paura in cui viviamo rintanati ormai da troppo tempo, sebbene per giuste precauzioni, ci riapre il cuore alla speranza e lo sguardo ad un orizzonte nuovo, luminoso!. È il saluto che ci raggiunge tutti, non importa se dietro a cancelli e a mura di carceri o di ospedali, perché il Risorto non abbandona nessuno!”.
Per mons. Arnolfo, “i medici, gli infermieri e tutti gli opera1ori sanitari che lavorano cercando la salute, la vita e la pace degli altri, e pagano direttamente di persona, si sono lasciati conquistare dall’amore e, senza saperlo, già si sono incontrati con il Risorto”. “Auguro loro – prosegue – la stupenda consapevolezza di questo incontro, come è avvenuto per coloro che sono diventati santi e gioiosi testimoni di speranza”.
“Pace a voi”, aggiunge l’arcivescovo, “è l’augurio di Gesù a tutte le donne e a tutti gli uomini di buona volontà a ricercare costantemente una convivenza solidale e responsabile nel favorire il benessere di tutti, senza scarti e senza eccezioni”. “È l’augurio – osserva – che ci esorta ad una cittadinanza attiva, onesta e responsabile, nel tempo in cui possiamo salvarci tutti insieme, solo se la smettiamo di pensare prima ai nostri interessi, o magari ad approfittare dei mezzi di sostegno, istituiti in questo periodo, oltre ai nostri reali bisogni, rubandoli a coloro che costringiamo, con il nostro egoismo, all’indigenza delle nuove povertà”.
“Pace a voi”, inoltre, “è l’augurio di Gesù che ci invita a rivedere il nostro stile di vita, il nostro sistema economico familiare o aziendale per ricentrarlo sulle persone, sulla loro salute, sulla famiglia e le sue esigenze, sul rispetto e la custodia dell’ambiente, inteso come la grande casa comune di cui occuparci per il bene di tutti”.

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